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Il Centro Studi ebbe origine nel contesto delle manifestazioni organizzate nel 1978 dal Comune di Arcidosso in collaborazione con il Canzoniere Internazionale, Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, per il centenario della morte di David Lazzaretti. Di particolare rilievo fu il convegno di studi organizzato dal Comune e dall’Università di Siena nel maggio 1979, che dette avvio a un’intensa stagione di ricerche.

Gli atti del convegno vennero pubblicati nella collana della Nuova Guaraldi Editrice “Le classi popolari nell’Italia centrale” diretta da Tullio Seppilli (Davide Lazzaretti e il Monte Amiata. Protesta sociale e rinnovamento religioso, a cura di Carlo Pazzagli, Firenze 1981). Il Centro Studi fu istituito da parte dell’Amministrazione Comunale nel 1981, con sede nel palazzo del Municipio. 

Il Centro Studi è articolato in tre sezioni: le prime due, l’una a carattere bibliografico l’altra a carattere documentario/archivistico, sono ubicate entrambe nella sede del Centro presso il palazzo del Comune. Raccolgono studi su Lazzaretti pubblicati a partire dal primo ‘900, manoscritti, lettere di David Lazzaretti e documenti del movimento giurisdavidico, fonti iconografiche, fotografie, articoli di giornale, materiale audiovisivo. Le principali raccolte sono il Fondo Massimiliano Romei, il Fondo Leone Graziani/ sezione David Lazzaretti, il Fondo Filippo Imperiuzzi. La Sezione museale fu allestita presso il Castello Aldobrandesco di Arcidosso nel 2008: documenta la figura e l’opera di David Lazzaretti e del movimento giurisdavidico, ricostruendone la storia attraverso documenti, immagini coeve, abiti e paramenti liturgici, manoscritti, fotografie.

 

Il Centro Studi fa parte del Sistema Museale Amiata.

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