Le frazioni

Vivere Arcidosso Le frazioni

Stribugliano

Antico borgo documentato nell’860 in una permuta tra il conte di Siena e 4 fratelli di Chiusi, è situato nel versante del Monte Buceto. Anche su Stribugliano ebbero giurisdizione i conti Aldobrandeschi di Santa Fiora.

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San Lorenzo

Grotta Merlino 300x225Si raggiunge andando verso Castel del Piano. È un paesino che vive in simbiosi con la montagna e da qui partono diversi sentieri che si addentrano nei castagneti. Rimane una piccola chiesa che presenta all’interno alcuni affreschi. Poco distante da San Lorenzo, sul “Campo di Marte”, si trova il convento dei Cappuccini costruito alla fine del 1500 secondo i modelli dell’ordine religioso, così come la chiesa annessa che presenta i caratteristici altari in legno.

Nella foto sotto la Grotta di Merlino dove, secondo la leggenda, avrebbe vissuto il celebre mago Merlino. Secondo un’altra leggenda sembra invece essere stata rifugio di un nobile guerriero etrusco. Gli storicipensano che in realtà la grotta sia stata il riparo di un ribelle fiorentino in fuga dagli Spagnoli, che diceva di essere uno stregone per tenere alla larga i curiosi, dando così vita alla leggenda.

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Salaiola

La frazione di Salaiola sorge sui resti di un antico insediamento che esisteva già nel primo Medioevo, quello di Casal Roveta. Casal Roveta, insieme a Montoto e Talassa (da cui il nome Porta Talassese delle mura del capoluogo di Arcidosso) furono gli insediamenti che dettero vita nel corso del XII secolo al borgo di Arcidosso con la costruzione della rocca per conto degli Aldobrandeschi.

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Montelaterone

Sorge su una cresta arenaria tra le valli dei torrenti Ente e Zancona. Vi si arriva lungo la strada che da Arcidosso conduce a Grosseto. Pieve 300x225Lo sviluppo di Montelaterone è legato all’insediamento intorno alla Pieve di Lamula, principale centro spirituale e amministrativo della zona al tempo in cui il territorio era possedimento dell’Abbazia dei monaci benedettini. Fin dal sec. IX Montelaterone risulta possedimento dei monaci, confermato anche dall’imperatore Berengario I con diploma del dicembre 915, quando affidò il governo del monastero di S. Salvatore al marchese Guido. Anche l’imperatore Corrado II, nel 1027 e di nuovo nel 1036, confermò all’abate del monastero la corte con la Pieve di S. Maria in Lamula, il castello di Montelaterone e le sue appendici. Il castello è uno dei primi documentati nell’Amiata (1004) e uno dei primi a passare sotto il dominio senese nel 1205, quando i capofamiglia giurarono fedeltà a Siena. In cima al borgo, in cui sono rimaste la porta Sanese e la Porta di Mezzo, ci sono i resti del Cassero, a pianta esagonale, costruito intorno al 1260. Nel territorio di Montelaterone si trova il convento di San Processo, eretto nel 1280 e soppresso nel 1782.

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