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Mozione sulla situazione in medio oriente, per il riconoscimento dello stato di palestina nella soluzione “due popoli due stati”

Mozione sulla situazione in medio oriente, per il riconoscimento dello stato di palestina nella soluzione “due popoli due stati”

Data :

26 agosto 2025

Municipium

Descrizione

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ARCIDOSSO 

PREMESSO CHE: 

In data 7 ottobre 2023, il movimento terrorista Hamas ha compiuto un criminale attacco contro civili israeliani, causando la morte di oltre 1.200 persone e 250 rapimenti, tra cui donne e bambini. 

In risposta, lo Stato di Israele ha avviato un’operazione militare su larga scala nella Striscia di Gaza che, secondo fonti delle Nazioni Unite e delle principali organizzazioni internazionali, ha provocato, fino a oggi, la morte di oltre 50.000 persone, per la maggior parte civili, tra cui migliaia di bambini.

Tali azioni hanno determinato una catastrofe umanitaria senza precedenti, con distruzione di ospedali, scuole, campi profughi e infrastrutture essenziali, aggravando il già drammatico stato dei servizi di base che si protrae da anni e impedendo l’accesso agli aiuti umanitari. 

La comunità internazionale, tra cui le Nazioni Unite, la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Penale Internazionale, ha espresso forte preoccupazione per possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità, avviando procedure di accertamento delle responsabilità. 

Il conflitto si è espanso all’intera regione, coinvolgendo altri Stati e minando ulteriormente la pace e la sicurezza globale. 

La tutela della popolazione civile è un principio inderogabile sancito dal diritto internazionale umanitario e dalle Convenzioni di Ginevra. 

La politica dell’attuale governo israeliano è contestata da una parte significativa della società israeliana, ivi compresi ampi settori delle forze armate. 

CONSIDERATO CHE: 

La soluzione politica di “due popoli, due Stati”, con reciproco riconoscimento, è considerata dalla maggioranza degli attori internazionali come l’unico percorso sostenibile per una pace duratura in Medio Oriente.

Il popolo palestinese ha diritto all’autodeterminazione e al riconoscimento internazionale del proprio Stato, entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale. 

Il Parlamento italiano, nella seduta del 27 febbraio 2015, ha approvato una mozione che impegna il Governo a riconoscere lo Stato di Palestina, oggi già riconosciuto da 147 Paesi, tra cui lo Stato del Vaticano e paesi europei come Spagna, Irlanda e Norvegia a cui anche la Francia e la Gran Bretagna hanno dichiarato di volersi unire.

Il 9 maggio 2024 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto la Palestina come «qualificata per diventare membro a pieno titolo», con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, tra cui l'Italia. 

TENUTO CONTO CHE: 

In diversi Comuni italiani (tra cui Ferrara, Verona, Napoli, Pistoia, Perugia e altri) sono state approvate mozioni per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e la fornitura degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. 

La Giunta Regionale della Toscana, su impulso del Presidente Eugenio Giani, ha avviato un iter per riconoscere formalmente lo Stato di Palestina, nei confini del 1967 con Gerusalemme Est capitale, in linea con le Nazioni Unite, l’Unione Europea e altri Paesi europei. 

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato le mozioni n. 2089, 2117, 2128 e 2132, impegnando la Giunta a sospendere collaborazioni, progetti economici, forniture di armi con Israele e a sostenere l’azione internazionale per il riconoscimento dello Stato di Palestina e per un cessate il fuoco permanente.

 TENUTO ALTRESÌ CONTO CHE: 

Hamas tiene gli ostaggi in condizioni di prigionia disumane e in violazione dei fondamentali diritti che vanno riconosciuti a ogni persona. 

Hamas non ha fin qui ottemperato alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU che chiedeva la liberazione senza condizioni di tutti gli ostaggi. 

Hamas ha rifiutato le numerose proposte avanzate da Stati Uniti, Qatar, Egitto per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. 

La Conferenza di pace promossa da Francia e Arabia Saudita - con la partecipazione di numerosi paesi europei ed arabi - ha esplicitamente chiesto ad Hamas di deporre le armi, liberare i prigionieri e non ostacolare la costituzione di un’Autorità palestinese indipendente per il governo di Gaza. 

CONSIDERATO CHE: 

La drammaticità della crisi ha suscitato giusto allarme nell’opinione pubblica, tradottosi in un moto di sincera solidarietà con le famiglie degli ostaggi e con la popolazione palestinese. 

Si sono tuttavia manifestati anche frequenti episodi di antisemitismo e di pregiudiziale ostilità verso cittadini israeliani e il mondo ebraico. 

Non è corretto accreditare che l’intera società israeliana condivida le scelte del governo israeliano, invece largamente contestate. 

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA: 

1. A condannare con assoluta fermezza l’operazione militare in corso da parte del governo di Israele nella Striscia di Gaza, la cui portata e modalità di esecuzione risultano sproporzionate, indiscriminate e in palese violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti fondamentali della popolazione civile, con il rischio di una nuova devastante crisi umanitaria. 

2. A chiedere al Governo italiano di: 

a) sostenere un cessate il fuoco immediato e permanente tra le parti in conflitto, la liberazione senza ulteriori dilazioni degli ostaggi da parte di Hamas, la rimozione di ogni ostacolo alla fornitura degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. 

b) riconoscere la Palestina, libera dalla morsa terroristica di Hamas, quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite e con la posizione espressa dal Parlamento italiano, quale presupposto necessario per preservare la prospettiva dei «due popoli, due Stati», di fronte all'esplicita negazione di questa soluzione da parte della leadership al Governo in Israele e dell'organizzazione terroristica Hamas. 

c) attivarsi in sede europea e internazionale per dare seguito alle conclusioni della Conferenza promossa in sede ONU da Francia e Arabia Saudita con la convocazione urgente di una Conferenza di pace multilaterale, con la partecipazione dell’ONU, dell’Unione Europea, della Lega Araba, delle autorità israeliane e palestinesi. 

3. A sostenere la sospensione della cooperazione militare e dell’esportazione di armamenti da parte dell’Italia verso tutte le parti coinvolte nel conflitto, in attesa dell’accertamento delle responsabilità presso la Corte Penale Internazionale. 

4. A promuovere, in collaborazione con le associazioni del territorio, attività e iniziative pubbliche di sensibilizzazione, solidarietà e aiuto umanitario a favore della popolazione civile palestinese. 

5. A contrastare con fermezza qualsiasi manifestazione antisemita e discorsi di odio e di rancore. 

6. A trasmettere copia della presente mozione:

 o al Presidente del Consiglio dei Ministri; 

o al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; 

o ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

 o alla Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’ONU e l’Unione Europea; 

o all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani); 

o ai Consigli comunali dei Comuni limitrofi.

 

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Ultimo aggiornamento: 26 agosto 2025, 19:56

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